Google al Fuorisalone ha dato forma alla luce: siamo stati a Make the Invisible Visible

L’installazione di Google per il Fuorisalone è in una delle più ricercate. La coda è lunga, anche se si trova in una zona defilata di Milano, almeno rispetto ai punti centrali dell’evento. Eppure una volta entrati capiamo subito che ha avuto senso aspettare. La luce esterna viene bloccata. La nebbia si alza e tutto prende vita.  

Google si è presentata all’edizione 2025 del Salone del Mobile con un’installazione basata sulla luce. Al Garage 21 in via Archimede 26 si può accedere a Make The Invisible Visibile. L’installazione si divide in più stanze. La prima è completamente buia. Prima di entrare si vede subito una nebbia circondare tutti gli ambienti.

È proprio la nebbia che poi effettivamente riesce a dare corpo alla luce proiettata in sei punti: sei cilindri luminosi che dall’alto si muovono verso il basso. La luce viene segnata dai riflessi tracciati nella nebbia ma è quando ci si avvicina che si capisce il senso della frase Make The Invisible Visible, Rendi Visibile l’Invisibile.

Una volta toccati i fasci di luce questi cominciano a muoversi, esattamente come se fossero solidi. Oscillano in base alla forza che imprimiamo. Si spostano indietro e ritornano in posizione. Sembra una barriera leggerissima che è in grado di registrare ogni movimento. L’installazione è stata creata con l’artista Lachlan Turczan.

Le ultime stanze dell’installazione sono dedicate ai prodotti esposti da Google. Troviamo un enorme tavolata con tutti gli hardware presentati negli ultimi mesi. Sul tavolo troviamo i Pixel 9, i Pixel 9 Pro e Pro XL, il Pixel Watch 3 e anche le Pixel Bugs Pro 2. Tutti i dispositivi hanno colorazioni legate a elementi naturali, come il rosa richiamato dai quarzi disposti sul tavolo.