- Consumi Per sapere quanto si consuma utilizzando un piano cottura a gas occorre conoscere il consumo massimo di ogni singolo fornello a gas. Indicativamente un piano cottura a gas con 4 fuochi sviluppa una potenza di circa 7,1 kW (che corrispondono a 4,2 metri cubi l’ora) distribuiti in 3 kW nel fornello grande, 1,65 kW per ciascun bruciatore medio e 1 kW per il fuoco piccolo. Questi sono calcoli dati riferiti a un utilizzo dei fornelli alla massima potenza.
- Efficienza L’efficienza dei piani cottura a gas non è molto elevata, solo il 55% circa dell’energia si trasforma in calore utilizzato effettivamente per la cottura, il resto dell’energia termica consumata viene dispersa dalla fiamma nell’ambiente.
- Materiali Il piano cottura a gas può essere realizzato in acciaio inox, in acciaio smaltato o in vetroceramica.
- Pulizia Come pulire il piano cottura a gas? I piani a gas in vetroceramica sono più facili da pulire perché questo materiale non si surriscalda e quindi lo sporco e i residui di cibo non bruciano e non si incrostano. Le griglie dei fuochi sono realizzate in acciaio o in ghisa e possono anche essere lavate in lavastoviglie; alcuni piani a gas dispongono di griglie singole per ogni bruciatore, più facili da pulire. Anche gli ugelli di fuoriuscita del gas sono soggetti a sporco e incrostazioni, possono otturarsi e la loro pulizia richiede una certa cura.
- Sicurezza I piani cottura a gas sono dotati di un sistema obbligatorio di sicurezza (termocoppia) che arresta automaticamente la fuoriuscita del gas qualora la fiamma dovesse spegnersi accidentalmente, anche in caso di spegnimento a causa del traboccamento di liquidi dalle pentole. Il livello di sicurezza è molto buono, ma la presenza del gas e della fiamma impongono sempre una certa attenzione.
Quale piano cottura scegliere: la guida
Il piano cottura è un elettrodomestico fondamentale in cucina, un buon piano cottura permette di preparare pietanze e cibi gustosi in modo più veloce e con migliori risultati. Le soluzioni a disposizione sono diverse, prima di tutto si può scegliere tra piani cottura a gas, a induzione o elettrico. Tra le diverse caratteristiche da prendere in considerazione per scegliere il piano cottura più adatto alle proprie esigenze ci sono le dimensioni e il numero di punti cottura, il design che può essere a filo piano per dare uno stile moderno alla cucina e le funzioni “speciali” come la cappa integrata nel piano cottura o la presenza di sensori di cottura nei piani a induzione.
TIPOLOGIE DI PIANI COTTURA
La scelta del piano cottura deve partire innanzitutto dalla tipologia: a gas, a induzione o elettrico. Una volta effettuata questa scelta occorre valutare le dimensioni (larghezza da 30, 60, 75 o 90 cm) e di conseguenza il numero dei punti cottura che mediamente sono 4 o 5, meglio 6 per le famiglie più numerose. Non da ultimo c’è anche da considerare il prezzo, da MediaWorld si possono trovare tanti modelli che vanno a coprire diverse fasce a seconda della tipologia.
PIANI COTTURA A GAS: cottura tradizionale, ma l'efficienza non è al top
Il piano cottura a gas è sicuramente una scelta tradizionale e ben collaudata, i nuovi modelli offrono un design elegante e soluzioni adatte ad ogni esigenza. La cottura avviene grazie al calore generato dalla fiamma accesa da una scintilla generata dall’accenditore, comandato da un pulsante separato o direttamente dalla manopola di regolazione del fuoco. Quest’ultima è la soluzione più comoda perché non richiede l’utilizzo di due mani per l’accensione. La regolazione del calore è istantanea e abbastanza precisa. Sono disponibili piani cottura a gas di diverse dimensioni e con differente numero di fuochi, da uno a sei, con bruciatori di varie dimensioni e potenza. Solitamente i piani cottura gas a 4 fuochi sono più diffusi e risultano sufficienti per una famiglia composta da tre o quattro persone, ma se lo spazio lo consente è sempre meglio pensare in grande e orientarsi verso piani cottura a gas a 5 fuochi.
Rapido, semirapido o ausiliario: a ciascuno il suo fuoco
Tra le caratteristiche tecniche dei piani a gas viene talvolta indicata la potenza nominale in watt (W) o chilowatt (kW), che si riferisce alla potenza termica massima totale del piano cottura, cioè con tutti i fuochi accesi a fiamma alta. Valori tipici sono in genere 7.000-9.000 watt per un piano a 4 fuochi, 9.000-13.000 watt per un modello a 5 fuochi, oltre 13.000 watt per un 6 fuochi. Si tratta di valori indicativi, posso esistere anche modelli con una potenza superiore o inferiore a quella indicata. Più interessante è l’indicazione della potenza termica del singolo fuoco, in particolare può essere utile valutare il dato del fuoco più grande: maggiore è la potenza più veloce sarà la cottura. I bruciatori più grandi sono definiti rapidi o ultrarapidi, hanno corona doppia o tripla e possono fornire una potenza termica tra i 3.000 e i 5.000 W, sono indicati per una cottura intensa. I bruciatori medi, detti semirapidi, di solito hanno una potenza compresa tra 1.500 e 2.000 W e sono indicati per una normale cottura; i bruciatori più piccoli, chiamati ausiliari, hanno una potenza intorno ai 1.000 W e sono l’ideale per cotture a fuoco lento oppure per i piccoli recipienti.
PIANI COTTURA A INDUZIONE: cottura perfetta senza fiamma
I piani cottura a induzione funzionano a energia elettrica, sotto il piano in vetroceramica sono poste alcune bobine che, una volta attraversate dalla corrente, creano un campo magnetico che si trasforma in calore solo a contatto con pentole in materiale ferroso: il calore prodotto in questo modo si concentra direttamente all’interno delle pentole. La temperatura di cottura viene gestita attraverso comandi touch che consentono una regolazione molto precisa: possono arrivare anche fino a 17 differenti livelli di regolazione, dalla cottura a “fuoco lento” fino al livello più elevato di temperatura per cucinare a piena potenza. Tra le funzioni utili c'è il timer, che spegne automaticamente la zona di cottura allo scadere del tempo impostato. Il piano cottura inoltre, nei modelli più avanzati, può anche diventare un’unica superficie che scalda solo dove si appoggia la pentola. È possibile scegliere tra piani cottura a induzione a 2 fuochi per gli spazi più piccoli e piani cottura a induzione a 5 fuochi che sono i più diffusi.
- Efficienza A differenza degli altri tipi di cottura, nei piani a induzione il calore prodotto si concentra all’interno delle pentole e non viene disperso nell’aria o sul piano cottura. Questo consente un’elevata efficienza, fino al 95%, e una cottura più veloce del cibo.
- Materiali Il piano è realizzato in vetroceramica, la superficie è piana (non ci sono griglie) e la sporgenza rispetto al top della cucina è davvero ridotta. Questo conferisce al piano e all’intera cucina un design contemporaneo e molto elegante.
- Pulizia Come pulire un piano cottura a induzione? La superficie piana e priva di griglie facilita la pulizia, inoltre la vetroceramica non si surriscalda e questo evita le incrostazioni dei residui di cibo durante la cottura.
- Sicurezza La superficie del piano non si scalda, prevenendo il rischio di scottature; la pentola non rischia di rovesciarsi perché la superficie è piana. Alcuni modelli riconoscono la presenza delle pentole e si disattivano automaticamente quando queste vengono sollevate.
- Pentole Occorrono pentole specifiche, con il fondo ferroso. Per riconoscere se una pentola è adatta alla cottura a induzione basta osservare se è presente sul fondo della pentola o nella documentazione allegata l’apposito simbolo che rappresenta una “serpentina” e che indica l’induzione elettromagnetica. Se nessuna pentola presente nelle nostre cucine è adatta all’induzione, si deve procedere al cambio del set.
- Consumi Per avere un’idea dei consumi di un piano cottura a induzione occorre valutare la potenza di ciascuna zona cottura, il livello di potenza selezionato, la durata della cottura e il costo del kWh. Indicativamente un piano cottura a induzione ha uno o due zone cottura piccole con una potenza da 1,2-1,4 kW, uno o due zone medie da 1,8 kW e una zona grande da 2,2-2,3 kW. Questi valori aumentano quando si attiva la funzione booster o turbo.
La “questione” delle pentole: occorre il fondo ferroso
Per poter cucinare con i piani a induzione servono pentole con il fondo ferroso. Sono adatte ai piani a induzione circa l’80% delle comuni pentole in acciaio con il fondo molto spesso e anche quelle antiaderenti e tutte le pentole e griglie in ghisa. In assenza dell’apposito simbolo, una serpentina che indica la compatibilità con l’induzione, si può eventualmente fare la prova della calamita e vedere se resta attaccata alla pentola. Altro requisito delle pentole per l’induzione è la linearità del fondo, in modo tale da garantire una cottura uniforme, perché in questo modo la pentola aderisce in maniera perfetta alla zona di cottura. Inoltre, mentre le “vecchie” pentole presentavano una distorsione del 6 per mille ad elevate temperature, quella di tegami e pentolami di ultima generazione è minima, e arriva solo all’1,5 per mille. Tutte le pentole adatte all’induzione si possono lavare in lavastoviglie, quelle più recenti sono ancora più efficienti e presentano requisiti che contribuiscono a risparmiare ulteriormente tempo ed energia.
Un auto-limitatore per i consumi
Una delle osservazioni sollevate nei confronti dell'induzione riguarda la necessità di dover cambiare contatore elettrico e contratto di fornitura a causa della maggiore potenza richiesta. Ormai tutti i produttori hanno ideato piani a induzione con sistemi di Power Management, ovvero sistemi di autoregolazione della potenza. Per funzionare correttamente nelle case con un normale contatore da 3 kW, infatti, si può autolimitare la potenza assorbita dal piano cottura al livello desiderato, partendo da un minimo di 1 kW. Tuttavia, sarebbe comunque bene valutare le proprie necessità in base ai dispositivi elettrici presenti in casa e alle abitudini di vita, il passaggio a un diverso contratto di fornitura potrebbe essere comunque consigliabile e con le nuove tariffe energetiche potrebbe non comportare costi eccessivi.
PIANI COTTURA ELETTRICI: cucinare senza gas, con il massimo della praticità
Nel piano cottura elettrico il calore è generato da resistenze elettriche di forma circolare che riscaldano le aree di cottura a contatto con le pentole. Alcuni modelli utilizzano un elegante piano in vetroceramica privo di sporgenze, con le resistenze poste sotto le zone di cottura; oppure sono disponibili piani cottura elettrici con piastra elettrica su cui poggiare le pentole. Sotto la superficie in vetroceramica sono presenti delle piastre radianti o resistenze di forma circolare che generano calore che scalda la vetroceramica e per trasmissione le pentole. Il modello più diffuso è il piano cottura elettrico a 4 zone cottura, perfetto per una famiglia.
- Efficienza L’efficienza energetica non è molto elevata, pari circa al 47%: il calore viene disperso in ambiente e utilizzato per scaldare la piastra di cottura o il piano in vetroceramica, di conseguenza i costi sono decisamente maggiori sia del gas sia dell’induzione; inoltre quando si utilizzano due fuochi contemporaneamente l’assorbimento energetico del contatore è elevato.
- Materiali Il piano cottura elettrico può essere realizzato in acciaio inox, in acciaio smaltato o in vetroceramica. Il materiale con cui sono realizzati i piani cottura in vetroceramica è a base di silicato di litio, è infrangibile, non si corrode e non si dilata anche ad alte temperature.
- Pulizia Il piano elettrico in vetroceramica rende più facili le operazioni di pulizia, la superficie è completamente piana. Basta passare un panno umido e morbido; in caso di sporco più ostinato si può applicare un prodotto specifico oppure una miscela di acqua e aceto o qualche goccia di limone.
- Sicurezza Sono dotati di spie che segnalano se il piano rimane acceso, ma il rischio di scottarsi comunque rimane. Il piano cottura in vetroceramica mantiene il calore più a lungo quindi ha bisogno di più tempo per raffreddarsi. Sono sicuri grazie all’assenza di fiamme e di rischi connessi alle perdite di gas. Inoltre, grazie alla superficie piana è molto ridotto il pericolo di ribaltamento delle pentole.
- Pentole Con i piani cottura elettrici sono indicate pentole con il fondo piatto per aumentare l'efficienza del trasferimento di calore.
- Consumi Quanto consuma un piano cottura elettrico? Naturalmente dipende dal numero dei fuochi e dalla temperatura selezionata. Nella maggior parte delle schede tecniche dei piani cottura elettrici si trova il dato riferito alla massima potenza aggregata raggiungibile se tutti i fuochi sono accesi contemporaneamente alla massima temperatura: per fare un esempio pratico, un modello a 6 fuochi che avere una massima potenza aggregata che può superare i 10 kW.
Scegli il tuo nuovo Piano Cottura tra le migliori marche:
QUANTI PUNTI COTTURA? Quattro bastano, ma se c’è spazio meglio osare
Quando si tratta di cucinare lo spazio e il numero dei fuochi sembrano non bastare mai. Quattro punti cottura possono essere sufficienti, ma se la famiglia è numerosa, o se si desidera cucinare piatti particolari, allora è meglio pensare più in grande.
Uno dei fattori da considerare per la scelta dal piano cottura è il numero di fuochi o punti di cottura di cui abbiamo bisogno, una scelta che è legata alle nostre necessità ma anche allo spazio a disposizione, in particolare alla larghezza del piano cottura. La profondità è infatti simile tra i diversi modelli, pari circa a 50-52 centimetri, per consentire l'installazione del piano su qualunque mobile da cucina; la larghezza del piano cambia invece a seconda del numero dei punti cottura di cui è dotato il piano: si può scegliere tra modelli da 30, 60, 75 o 90 centimetri di larghezza, dotati rispettivamente di due, cinque o sei postazioni di cottura. Per una famiglia di 3 o 4 persone un piano con 4 fuochi è sufficiente; per famiglie più numerose, o per chi è solito preparare tante portate tutte insieme, utilizzando anche pentole grandi o di forma particolare, sarà invece bene scegliere un piano con 5 o 6 punti cottura. Il consiglio, anche per le famiglie di 4 persone, è quello di considerare comunque un piano cottura intermedio con 5 fuochi: non è troppo grande, è più versatile ed è più adatto anche alla preparazione di piatti impegnativi.
Passare da 4 a 5 fuochi, con i piani a gas si può fare
A parità di caratteristiche dei piani, le misure del vano necessario all’incasso sono simili tra loro ma non uguali: ci possono infatti essere delle piccole differenze da un produttore a un altro, soprattutto per i piani di dimensioni più ampie. Prima di sostituire il vecchio piano con uno nuovo è quindi bene verificare i dati dell'incasso, forniti dal costruttore. Nella maggior parte dei casi è possibile sostituire il vecchio piano con uno nuovo senza dover allargare il vano, a patto di scegliere un modello giusto, con pari caratteristiche. È possibile anche sostituire un piano a gas a 4 fuochi con un modello a gas a 5 fuochi senza dover allargare il vano dell’incasso. Generalmente i modelli a 5 fuochi richiedono infatti un vano per l’incasso della stessa dimensione (56x48 cm) di un classico piano a gas a 4 fuochi. In ogni caso è comunque bene verificare la scheda tecnica del nuovo modello (e se possibile anche di quello vecchio) per essere certi che non ci si trovi di fronte a un raro caso di misure del foro differenti.
Da gas a induzione, per i 4 fuochi è più facile
Anche il passaggio da gas a induzione è possibile, si può ad esempio sostituire un piano a gas a 4 fuochi con un analogo modello a induzione ma in alcuni casi l’induzione può richiedere una profondità maggiore (49 cm invece di 48 cm). Un piano a induzione a 5 punti di cottura richiede invece un vano per l’incasso più largo, se si desidera passare da un 4 fuochi a gas a un 5 fuochi a induzione occorrerà allargare il vano dell'incasso. In ogni caso è sempre bene verificare le misure del modello scelto, ponendo attenzione anche allo spessore dell’incasso che, a seconda del tipo di cottura e del design del piano, può richiedere qualche centimetro di abbondanza per il ricircolo dell’aria.
DESIGN E INCASSO: anche l'occhio vuole la sua parte
Il design dei piani cottura è sempre più importante: un piano di cottura elegante, con incasso a filo piano può donare un tocco di stile unico e contemporaneo alla cucina.
Le cucine sempre più spesso sono “a vista” e fanno parte dell’ambiente living, per questo i piani cottura di ultima generazione, in particolare quelli a induzione, hanno un design contemporaneo , perfettamente integrabile nel piano di lavoro. Nell’incasso dei piani a induzione si può infatti prevedere un’elegante installazione a filo piano, senza sporgenza dal top della cucina, in cui la zona di cottura diventa un continuo con il piano di lavoro. Una soluzione che può essere adottata anche con alcuni modelli a gas ma che è particolarmente elegante quando si sceglie il piano cottura a induzione, perché privo di manopole e griglie. Oppure si può scegliere una soluzione con incasso semifilo piano, con cornice e bordi rialzati di pochi millimetri rispetto al top della cucina, comunque molto elegante, adatta ai piani a induzione ma anche ad alcuni piani a gas e ai piani elettrici in vetroceramica. Nei modelli più tradizionali in acciaio sagomato, invece, si utilizza un incasso classico, con la superficie del piano si solleva invece pochi centimetri dal top della cucina.
Nuove funzioni per una cottura più accurata
I piani cottura di ultima generazione offrono tecnologie esclusive per rendere più facile e accurata la cottura. Scopriamo alcune tra le caratteristiche più interessanti.
Maggiore libertà nella preparazione delle pietanze, più flessibilità e una cottura più veloce e precisa delle pietanze: sono questi i punti principali su cui si concentrano i piani di cottura più evoluti. Spazio quindi a zone cottura che possono essere configurate in base alle necessità, a piani cottura con cappa integrata, alla connessione wireless ma anche a sistemi intelligenti che si accorgono delle dimensioni delle pentole. La maggior parte delle funzioni viene applicata sui modelli a induzione, ma non mancano soluzioni dedicate ai piani a gas.
Cappa integrata: cuocere e aspirare insieme
Una delle ultime novità riguarda la possibilità di scegliere piani cottura a induzione con cappa integrata sottopiano, con aspirazione accanto ai punti cottura. In questo modo i vapori vengono catturati direttamente, non vanno più verso l’alto e si evita l’ingombrante presenza della cappa sopra il piano. Silenziose e molto efficienti, le cappe integrate nel piano cottura possono disporre di sistemi in grado di rilevare i vapori che attivano automaticamente la cappa, regolando l'aspirazione in base alle necessità.
Cappa Bluetooth, comandi tutto dal piano
Grazie alla connessione Bluetooth alcuni piani cottura a induzione si possono collegare alla cappa di aspirazione, in questo modo è possibile gestire la cappa usando i controlli touch del piano cottura. In alcuni casi l’attivazione della cappa può anche essere automatica.
Sensori di cottura: pietanze cotte sempre “a puntino”
Per ottenere risultati perfetti è fondamentale che la temperatura sia sempre quella giusta in base al tipo di cottura scelto. Grazie all’utilizzo di appositi sensori wireless che si applicano sulle pentole, alcuni piani a induzione possono rilevare la temperatura di cottura e intervenire automaticamente per regolare costantemente l'intensità del calore e ottenere così una cottura perfetta.
Zone di cottura “su misura”
I piani a induzione sono dotati di zone cottura che possono essere configurate per accogliere pentole di dimensioni diverse, unendo o suddividendo le diverse zone cottura. In alcuni casi il piano cottura è persino in grado di rilevare automaticamente le dimensioni delle pentole , adattandosi di conseguenza.
Fiamma delicata o potente? Scegli tu
Anche i piani a gas possono offrire una buona flessibilità, grazie ad esempio a fuochi a doppia e tripla corona che possono essere gestiti accendendo una più corone, capaci di far bollire in un attimo l’acqua o di cuocere a fuoco lento le pietanze. Ci sono anche modelli sono dotati di display per indicare il livello di potenza scelto e il calore residuo, per aumentare la sicurezza.
Clicca qui per scoprire tutti i servizi MediaWorld dedicati ai piani cottura
ACCESSORI E RICAMBI
Sono disponibili in commercio diversi accessori e parti di ricambio per rendere il piano cottura sempre perfettamente pulito e funzionante. Oltre a coperchi neri o in color fumé di diverse dimensioni per adattarsi a piani cottura con comandi frontali o laterali, sono disponibili diversi accessori per rendere più agevole la pulizia di diverse tipologie di piani cottura come il detergente spray senza risciacquo per acciaio inox o il raschietto antigraffio per piani cottura in vetroceramica per rimuovere i residui di cibo bruciato o le macchie più ostinate. Inoltre, per semplificare le operazioni di pulizia si possono utilizzare dei fogli lavabili e riutilizzabili per proteggere il piano cottura da schizzi e residui di cibo.
PREZZI
Da MediaWorld è possibile trovare ogni tipologia di piano cottura (a gas, a induzione, elettrico) all’interno di diverse fasce di prezzo. I piani cottura a gas hanno prezzi che variano, in base alle dimensioni e al numero dei fuochi, da poco più di 100 euro a modelli che superano gli 800 euro più di design e ricchi di funzioni. I piani cottura a induzione, un po’ più costosi, hanno prezzi che vanno dai 250 euro circa fino a superare i 3.000 euro per i più performanti e di design. Per i piani cottura elettrici si aggirano intorno ai 200 euro.
MediaWorld Magazine è una testata giornalistica di informazione tecnologica registrata presso il tribunale di Monza n. 1408 del 24/06/1999