Sensori dedicati: sul dorso dello smartwatch sono collocati i sensori con cui vengono rilevati i parametri vitali come battito cardiaco, livello di ossigeno nel sangue, temperatura e altre informazioni che variano in base al modello scelto. Vediamo quali sono i più diffusi.
L’accelerometro è tra i sensori essenziali presenti su uno smartwatch. È in grado di rilevare i movimenti del corpo e interviene quando, ad esempio, si ruota il polso facendo illuminare il display o per effettuare il conteggio dei passi compiuti in tempo reale.
Il giroscopio lavora di concreto con l’accelerometro ed è in grado di percepire l’orientamento del dispositivo. Negli smartwatch serve a calcolare principalmente la velocità con cui ci si muove durante gli allenamenti.
La presenza del barometro su uno smartwatch aiuta a misurare la pressione atmosferica e a stabilire con maggiore precisione la propria posizione geografica, combinando i dati con il GPS.
Da qualche anno gli smartwatch di fascia alta integrano anche un sensore di temperatura o termometro. Ciò aiuta a stabilire la temperatura della pelle durante le attività sportive e a fornire, di conseguenza, informazioni più precise sui risultati raggiunti.
Grazie al sensore di luminosità lo smartwatch è in grado di percepire la luce presente nell’ambiente e regolare di conseguenza il livello di luminosità del display. Ciò consente di preservare energia quando ci si trova in un ambiente con poca luce.
Il cardiofrequenzimetro o rilevatore di battito cardiaco rientra tra i sensori essenziali presenti su smartwatch e smartband. Come il nome suggerisce, la sua funzione è quella di stabilire la frequenza dei battiti del cuore e di eseguire – in base al modello in uso – un vero e proprio ECG appoggiandolo semplicemente al polso.