Quale telefono avremo tra 10 anni? Lo abbiamo chiesto all’Intelligenza Artificiale
Indice
- Gli smartphone del futuro secondo ChatGPT: flessibili e con proiezioni olografiche
- L’IA secondo l’IA: gli smartphone del 2034 saranno più “intelligenti” e meno touch
- Ambiente e sostenibilità: gli smartphone green di ChatGPT
- Smartphone sempre più “immersivi”: la realtà aumentata e virtuale secondo ChatGPT
- Nel 2034 smartphone sempre più sicuri: la privacy del futuro di ChatGPT
- Uno sguardo al futuro: quanto siamo vicini al possibile?

Quando pensiamo al prossimo futuro non facciamo fatica ad immaginare smartphone sempre più innovativi. Secondo Copilot e ChatGPT avranno delle specifiche caratteristiche.
“Dove ti vedi tra 10 anni?” : una domanda che in diverse occasioni ci siamo sentiti porre e che ci ha messo un po' in difficoltà su come rispondere. Immaginare il futuro non è facile: è sempre complesso prevedere quali cambiamenti ci troveremo ad affrontare.
Lo stesso può valere per la tecnologia: in un settore in cui tutto cambia rapidamente e ogni mese ci vengono presentate innovazioni e nuove applicazioni, anche un oggetto che siamo abituati a conoscere come lo smartphone può diventare, in un certo senso, imprevedibile.
Basti pensare ai cambiamenti che i cellulari hanno attraversato solo di recente, negli ultimi 20 anni, grazie ad una tecnologia rivoluzionaria come quella del touch screen o la possibilità di stabilire connessioni veloci e durature a Internet.
Chi può immaginare dunque, come sarà il telefono che avremo tra le mani tra 10 anni? Lo abbiamo chiesto all’intelligenza artificiale e nello specifico a ChatGTP-4o, uno degli ultimi chatbot di intelligenza artificiale rilasciati da OpenAI.
Il chatbot più “famoso” in circolazione utilizza l’intelligenza artificiale generativa e l’apprendimento automatico per simulare una conversazione con l’utente, il quale può rivolgere qualsiasi domanda alla chat che risponderà velocemente generando un testo.
Gli abbiamo chiesto, infatti: “Ciao ChatGPT, ti chiedo di prevedere in base ai dati a disposizione come saranno i telefoni nel 2034”.
Vediamo com’è andata la chiacchierata con il bot e come ChatGPT ha immaginato lo smartphone del futuro.
Gli smartphone del futuro secondo ChatGPT: flessibili e con proiezioni olografiche
Dal punto di vista dello smartphone come oggetto fisico, ChatGPT rintraccia una tendenza già presente sul mercato, ovvero quella degli schermi pieghevoli e, in generale, non più “fissi”. Un esempio recente che ha destato la curiosità degli appassionati e non è la serie “foldable” di Samsung.
Tuttavia, aggiunge un elemento in più, prevedendo ulteriori progressi in questo campo: “I display potrebbero non solo piegarsi, ma anche avvolgersi intorno ai bordi del dispositivo o adattarsi a forme diverse in base all'uso”, dice ChatGPT.
Infine, si spinge ancora più avanti immaginando caratteristiche a tratti fantascientifiche. Secondo il chatbot, infatti, gli smartphone del futuro potrebbero avere: “la possibilità di proiettare immagini o interfacce in 3D tramite un ologramma, o addirittura visualizzare oggetti interattivi nell’ambiente circostante, potrebbe essere una realtà”. Come? Con “comandi vocali e gesture nell’aria”, eliminando del tutto il contatto fisico con il telefono.
L’IA secondo l’IA: gli smartphone del 2034 saranno più “intelligenti” e meno touch
Non manca un pizzico di auto-referenzialità a ChatGPT che - in linea con quanto già sta accadendo negli ultimi anni - prevede applicazioni sempre più evolute dell’Intelligenza Artificiale negli smartphone del futuro.
Secondo ChatGPT, infatti “i telefoni avranno un'intelligenza artificiale altamente evoluta che apprenderà costantemente dalle interazioni dell'utente, prevedendo le sue esigenze e suggerendo azioni o contenuti senza bisogno di input manuali”, fino ad arrivare a “monitorare lo stato di salute in tempo reale”, sia dal punto di vista fisico che mentale: “rilevando fattori come lo stress o la qualità del sonno e suggerendo attività per il benessere”.
Ancora una volta, quindi, l’IA allontana sempre di più il contatto con lo smartphone, escludendo il tocco e prevedendo per lo più comandi vocali. Addirittura secondo ChatGPT è possibile che verranno “controllati tramite interfacce neurali che consentono di interagire direttamente con il cervello, eliminando l'uso fisico delle mani per l'interazione con il dispositivo”.

Ambiente e sostenibilità: gli smartphone green di ChatGPT
Sempre in linea con le tendenze attuali, in un modo che guarda al futuro tenendo d’occhio l’ambiente anche ChatGPT non dimentica la sostenibilità.
Prevede smartphone con una batteria non più a litio e metodi per diminuire le emissioni e i consumi di energia in favore di fonti più rinnovabili, come “la ricarica solare integrata nei dispositivi stessi, per garantire una durata maggiore e ricariche più rapide”.
Un’altra opzione in questo senso potrebbe essere, secondo l’Intelligenza Artificiale, "la tecnologia di ricarica wireless a lunga distanza, eliminando la necessità di cavi e stazioni di ricarica".
In questo senso, cambierà anche l’approccio all’hardware in fase di costruzione. Secondo ChatGPT, infatti, i telefoni del futuro saranno fatti con “materiali ecologici e facilmente riciclabili. Prevede infine anche “la possibilità che il telefono si ripari da solo, magari grazie a materiali autorigeneranti". In questo modo si ridurrebbe l’obsolescenza dei dispositivi che invece rappresenta ancora oggi un problema.

Smartphone sempre più “immersivi”: la realtà aumentata e virtuale secondo ChatGPT
“I telefoni del 2034 potrebbero avere la capacità di proiettare esperienze AR o VR avanzate, dove gli utenti potrebbero immergersi in giochi o esperienze virtuali senza la necessità di dispositivi aggiuntivi”, suggerisce il chatbot.
La realtà aumentata ad oggi permette di aggiungere elementi e arricchire l’ambiente circostante grazie all’overlay, ovvero sovrapponendo - ad esempio - oggetti all’ambiente inquadrato con la fotocamera.
Quella che ChatGPT suggerisce è una possibilità già tangibile oggi, ma in futuro potrebbe ridurre significativamente la dipendenza dai dispositivi attualmente utilizzati per questa tecnologia, come i visori. Il telefono potrebbe infatti evolversi in una sorta di proiettore olografico in grado di ricreare intorno a noi ambienti completamente simulati. Se così fosse, in soli 10 anni, potremmo rivoluzionare il modo in cui fruiamo, ad esempio, dei videogiochi.
Tuttavia, i visori potrebbero comunque rimanere utili in alcuni ambiti specifici: ad esempio, per garantire sicurezza e privacy, evitando che contenuti sensibili proiettati siano visibili a chiunque è presente in una stanza, per esperienze di realtà mista, permettendo di combinare contenuti virtuali e reali, o ancora nei settori professionali specializzati, come la medicina o l’ingegneria dove la precisione e il controllo immersivo offerti dai visori sono fondamentali.
Nel 2034 smartphone sempre più sicuri: la privacy del futuro di ChatGPT
Ultimo, ma non per importanza, un passaggio di ChatGPT sulla questione “Privacy e Sicurezza”. Quella della protezione dei dati è, infatti, una questione già oggi molto sentita e che sta già a cuore dei principali brand produttori di software che rilasciano periodicamente aggiornamenti in questo senso.
La soluzione del futuro prevista dall’Intelligenza artificiale è quella delle blockchain o “simili per garantire transazioni sicure e proteggere i dati personali dagli attacchi”.
Una blockchain è, in parole semplici, un registro digitale condiviso che contiene tutte le informazioni di cui un utente può aver bisogno. L’utilizzo delle blockchain può eliminare la necessità di una terza parte intermediaria che gestisca e conservi queste informazioni, permettendo quindi all’utente finale di averne il pieno controllo e potervi accedere in ogni momento.
Uno sguardo al futuro: quanto siamo vicini al possibile?
Tutto quello che abbiamo esplorato attraverso ChatGPT è solo un insieme di ipotesi e visioni sulle evoluzioni dello smartphone che avremo tra le nostre mani a distanza di qualche anno. Resta da scoprire quante di queste idee si trasformeranno in realtà, ma una cosa è certa: gli sviluppi delle tecnologie si muovono con enorme rapidità e la curiosità di scoprire dove arriveremo potrebbe essere soddisfatta molto prima di quanto immaginiamo.
