Dentro questi occhiali si nascondono otto schermi: la prova degli ASUS AirVision M1

ASUS presenta gli AirVision M1, occhiali con otto schermi virtuali proiettati sulle lenti, progettati per migliorare produttività e intrattenimento. Scopriamoli insieme.
La prima cosa che ci viene chiarita è che non sono Smart Glasses. Durante l’incontro per la presentazione alla stampa degli ASUS AirVision M1 c’è un punto che viene subito spiegato: quel paio di occhiali con le lenti spesse e le bacchette nere non sono Smart Glasses. Non sono occhiali da usare dentro e fuori casa, dotati di autonomia e in grado di connettersi a internet. Sono da vedere piuttosto come un nuovo tipo di monitor.
L’idea è chiara: Asus vuole trasformare il concetto di monitor, o almeno aggiungere un’opzione a quelle che già conosciamo. I monitor fisici con AirVision M1 diventano virtuali. Da quello che abbiamo visto, parliamo di un prodotto molto sperimentale. Vediamo ora come funziona.

Come funzionano gli AirVision M1: gli occhiali che trasformano i nostri schermi
AirVision M1 si presenta con un paio di occhiali. Ci sono in dotazione due tipi di lenti esterne. Uno solo leggermente oscurato (trasparenza del 60%) e uno completamente oscurato. Meno luce abbiamo intorno, più gli schermi proiettati restano nitidi. Le lenti leggermente oscurate sono installate di default, quelle scure invece possono essere applicate con un attacco magnetico.
Oltre alle lenti esterne, però, ci sono anche due lenti interne. Sono più spesse e sono i supporti su cui vengono effettivamente proiettate le immagini dei monitor. Le bacchette degli occhiali sono degli altoparlanti rivolti verso l’interno. Permettono di sentire audio senza disturbare troppo chi è intorno.
Tutto il sistema non funziona da solo: deve essere collegato a un dispositivo tramite il suo cavo. Gli AirVision M1 sono pensati per essere compatibili con PC, smartphone e console di gioco. Si attaccano con cavo USB-C e poi si inizia a impostare tutte una serie di parametri per definire la posizione e la grandezza dei monitor. Si possono scegliere gli schermi virtuali, la loro posizione e la loro dimensioni.
Le caratteristiche tecniche
I monitor virtuali creati dalle lenti di ASUS AirVision M1 possono arrivare a un massimo di 100 pollici, ovviamente posizionati a una distanza regolabile. La luminosità di questi display fatti solo di pixel invece è in grado di arrivare a 1.100 nit con una precisione del colore DCI-P3 al 95%.
A cosa servono gli AirVision M1
Gli AirVision M1 sono pensati per due scopi. Il primo è chiaro: la produttività. Chi lavora al PC ormai è abituato a farlo con almeno due schermi. Avere la possibilità di portarne otto nello spazio di un paio di occhiali può diventare un buon modo per lavorare comodamente anche quando siamo in viaggio.
Il secondo obiettivo degli AirVision M1 è estendere lo schermo dello smartphone quando vogliamo usarlo come supporto per vedere film, video su YouTube o qualsiasi cosa che vogliamo allargare dai pochi pollici a disposizione del nostro schermo portatile.
Insomma, come avevamo già previsto durante il CES di Las Vegas di quest'anno: il futuro passerà da un filtro, e quel filtro sarà un paio di lenti!