Dal momento che la produzione di vapore è possibile già a 30 gradi il risparmio complessivo su acqua (consente di riscaldare solo piccole quantità d’acqua alla volta, pensiamo che con un solo litro d’acqua si possono generare più di 1.000 litri di vapore) ed elettricità non è da sottovalutare; inoltre, proprio perché lavora anche a basse temperature e con programmi brevi, è molto più delicato sugli indumenti che quindi tendono a usurarsi meno e a conservarsi meglio nel tempo. Non dimentichiamo che la funzione igienizzante del vapore agisce anche sul cestello della lavatrice fondamentale per prevenire la proliferazione di batteri e allergeni, così come la formazione di cattivi odori. Infine, un ulteriore e non trascurabile effetto del vapore sugli indumenti è la capacità di distendere i tessuti e quindi i capi non vengono particolarmente spiegazzati e di conseguenza diventa più facile stirarli.
Bucato Pulito e Igienizzato con Vapore e Ossigeno attivo
Igienizzare gli indumenti e la biancheria deve essere sempre una priorità. Lavatrici e asciugatrici con nuove tecnologie ci danno una mano
Avere un bucato pulito e igienizzato deve essere la priorità per salvaguardare la salute di tutta la famiglia, non solo dei bambini. Indossare capi, di ogni tipo e tessuto, privi di germi e batteri è fondamentale perché si sa che uno dei veicoli più comuni della loro proliferazione sono i capi d’abbigliamento che vengono spesso a contatto con superfici non pulite, smog e agenti inquinanti. Per garantire una profonda pulizia e igienizzazione del bucato, i tradizionali cicli di lavaggio a 90°, ideali per asciugamani e lenzuola bianchi in cotone, potrebbero non essere sufficienti o comunque non adatti ad alcuni tipi di indumenti che vanno lavati a basse temperature perché non si rovinino. Le lavatrici di nuova generazione offrono soluzioni perfette per venire incontro a questa esigenza mettendo in campo due validi aiuti: il vapore e l’ossigeno attivo.
Il vapore, l’alleato per indumenti freschi e igienizzati
Sono diversi i produttori che hanno implementato, chiamandola in modo differente, la funzione vapore all’interno delle proprie lavatrici. Il lavaggio a vapore crea un’umidità fittissima e diffusa nel cestello che penetra nelle fibre dei tessuti rendendo più efficace l’azione del detersivo. All’interno del cestello è presente un tubo collegato ad un generatore che eroga acqua vaporizzata in piccole quantità, a temperatura e pressione controllate. In alcuni casi il rilascio del vapore può avvenire durante il ciclo di lavaggio oppure solo nella fase iniziale o in quella finale. La potenza del vapore, oltre a pulire in profondità i capi combattendo anche lo sporco più ostinato, elimina gli allergeni e i batteri responsabili principalmente di allergie e problemi respiratori , ma questo non è l’unico vantaggio.
Ossigeno attivo nelle lavatrici, a cosa serve?
E per tutti i capi delicati (ad esempio la biancheria in pizzo o una camicia di seta) e quelli non lavabili in lavatrice come si fa a igienizzare a fondo? In alcuni modelli di lavatrici è stato implementato l’uso dell’ozono chiamato anche ossigeno attivo che agisce anche a basse temperature (addirittura a 20°) o persino a secco . Il funzionamento è molto semplice: viene rilasciato ozono all’interno del cestello della lavatrice che pretratta il bucato all’inizio del lavaggio e poi prima del risciacquo finale, per cui aggiungendo questa opzione a un qualsiasi programma di lavaggio è possibile eliminare germi e batteri con solo qualche minuto in più rispetto al ciclo selezionato. L’uso dell’ossigeno attivo è ideale per ogni tipo di capo per mantenerlo in buone condizioni più a lungo: può essere tranquillamente usato per indumenti in seta, tessuti misti costituiti da una miscela di fibre artificiali e naturali, magliette in cotone con disegni o stampe, capi sintetici o indumenti sportivi in microfibra. Anche in questo caso, un ulteriore vantaggio dell’ossigeno attivo è l’igienizzazione del cestello poiché elimina germi e batteri anche dall’oblò e dalle guarnizioni.
Cosa significa davvero igienizzare?
Quando si parla di igiene in realtà bisogna considerare tre differenti processi che riducono la presenza di germi ma in proporzioni diverse: sterilizzazione, disinfezione e igienizzazione. La sterilizzazione, usata principalmente nelle sale operatorie, riduce tutte le forme di microorganismi viventi e si esegue con il vapore e temperature maggiori di 100°. Si parla di disinfezione quando si riduce tramite uccisione o allontanamento la maggior quantità di microorganismi come batteri e virus cercando di controllare il rischio di infezione per le persone o contaminazione di oggetti o ambienti; una temperatura di oltre 40° comincia a uccidere i germi. Infine si parla di igienizzazione quando si pulisce a fondo, si eliminano i batteri e i microorganismi nocivi da superfici, oggetti o indumenti; in quest’ultimo caso il vapore e l’ossigeno attivo presenti nelle lavatrici e nelle asciugatrici sono un valido aiuto.
Batteri addio grazie alle asciugatrici
Utilizzare il vecchio metodo della nonna di asciugare la biancheria al sole non sempre ha i suoi vantaggi; per quanto i raggi UV abbiano una funzione igienizzante possono scolorire i capi colorati e quindi può andare bene esclusivamente per il bucato bianco, in più come ben sappiamo nell’aria ci sono agenti inquinanti e batteri e per chi vive in città stendere all’aperto non è proprio il massimo. Per non andare incontro a questi inconvenienti l’ideale è utilizzare l’asciugatrice. Secondo una ricerca condotta all’università dell’Arizona, è fondamentale il ricorso all’asciugatrice per debellare i germi presenti sugli indumenti poiché l’essicazione alle alte temperature uccide i virus. Per ottenere buoni risultati bisogna impostare la temperatura più alta per 28/30 minuti. Esistono in commercio anche diversi modelli di asciugatrici che utilizzano la funzione vapore che quindi non solo disinfetta e rinfresca i capi che magari sono stati indossati solo una volta ma, penetrando nelle fibre, riduce efficacemente le pieghe così da ridurre (in alcuni casi elimina) i tempi dedicati alla stiratura.
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