Il 13 febbraio si celebra la Giornata Mondiale della Radio, un evento istituito dall'UNESCO nel 2011 che ricorda il potere unico di questo strumento: connettere le persone.
Ad accompagnare questa ricorrenza ci sarà anche un evento straordinario che si ripete ogni anno: il World Radio Day organizzato da Radiospeaker, una delle più grandi community radiofoniche italiane. Anche quest'anno è stato spostato al 20 febbraio per non sovrapporsi al Festival di Sanremo.
Il tema scelto quest'anno è “Radio e Cambiamento Climatico”. La radio, infatti, gioca un ruolo chiave nel sensibilizzare il pubblico e nel diffondere informazioni verificate sulle sfide legate al riscaldamento globale. Sarà essenziale per informare sull'emergenza climatica, amplificare la voce delle comunità su cui l'impatto degli eventi estremi ha più effetto e sensibilizzare i governi e i cittadini su un futuro più green.
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La storia della radio
Dal 1895: quando tutto ebbe inizio
La storia della radio inizia nel 1895 con Guglielmo Marconi, un inventore italiano, che condusse esperimenti sulla trasmissione di segnali senza fili utilizzando le onde elettromagnetiche, dimostrando l'efficacia delle comunicazioni radio. Il 12 dicembre 1901, Marconi compì un passo significativo trasmettendo il segnale radio "S" attraverso l'Atlantico, dimostrando così la fattibilità delle comunicazioni transoceaniche senza l'uso di fili. Questo momento storico segnò l'inizio dell'era della comunicazione radio; negli anni successivi, Marconi e altri inventori contribuirono allo sviluppo della tecnologia radio.
Dal 1930 in poi: come la radio diventa mezzo di massa
Nel 1904 nasce la prima stazione radio commerciale negli Stati Uniti, dando il via alla diffusione globale della radio. Le prime trasmissioni si basano sulla modulazione di ampiezza (AM), ma nel 1935 Edwin Armstrong introduce la modulazione di frequenza (FM), migliorando la qualità del suono.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, la radio assunse un ruolo cruciale nelle comunicazioni militari, consolidando ulteriormente la sua importanza, diventando negli anni del fascismo uno strumento fondamentale per la propaganda politica fino ad essere maggiormente improntata all'intrattenimento dopo la fine della seconda guerra mondiale.
Con il passare del tempo, la tecnologia radio evolse, introducendo miglioramenti nella qualità del suono e nuovi formati di trasmissione. Verso la fine del XX secolo, la radio digitale fece il suo ingresso, offrendo vantaggi come una qualità audio superiore e la possibilità di trasmissioni più complesse. Oggi, la radio continua a essere un elemento centrale nella vita quotidiana, con una presenza diffusa attraverso le onde radio tradizionali, la trasmissione satellitare e le piattaforme online, mantenendo il suo ruolo di importante mezzo di comunicazione e intrattenimento.
Dal 2000: l'evoluzione digitale
Arrivando al 2000 fino ad oggi, la radio si è ormai adattata all'era digitale. Non solo migliora la qualità del segnale con i sistemi DAB e DAB+, ma iniziano a diffondersi web radio e podcast, che rendono l'esperienza di ascolto sempre più personale e personalizzata. Piattaforme di streaming come Spotify hanno contribuito a questa trasformazione, offrendo non solo musica, ma anche programmi radiofonici e podcast accessibili in qualsiasi momento. Ancora, Smart Speaker e Assistenti Vocali hanno ampliato i modi in cui interagiamo con lo strumento, rendendo la radio più versatile che mai.
Come ascoltare la radio e le trasmissioni radiofoniche
A tutte le ore del giorno, in qualsiasi occasione, la radio è sempre un’ottima compagnia sia per ascoltare musica che trasmissioni di intrattenimento e approfondimento: in macchina, a casa, durante una passeggiata possiamo ascoltare la radio. Ecco come e dove ascoltarla:
- Radio DAB+ e Streaming: su autoradio e radio portatili, o direttamente via Internet sui siti web delle principali stazioni radiofoniche o sulle loro App;
- Smart Speaker e Assistenti Vocali: basta chiedere al proprio dispositivo e in pochi secondi si ascolterà la propria stazione preferita;
- Radio portatili: per un ritorno al vintage pratico da portare ovunque. Alcuni nuovi modelli, consentono anche il collegamento Bluetooth o Connessione Wi-Fi per ascoltarle in streaming.