Il secondo è il Bonus TV ISEE 20.000 che prevede uno sconto diretto in cassa fino a un massimo di 30 € per l'acquisto di dispositivi compatibili con il nuovo digitale terrestre. Il Bonus sale a 50 € per l'acquisto di decoder satellitari e TV con decoder satellitare integrato (a patto che il modello scelto sia registrato sulla piattaforma ministeriale come dotato di decoder satellitare). Tutti i negozi MediaWorld sono attrezzati per erogare il Bonus TV; per motivi tecnico-procedurali non è possibile ottenere questo incentivo per gli acquisti fatti sul sito di MediaWorld con la modalità di spedizione a casa, mentre è possibile ottenerlo, a patto di averne i requisiti, per gli acquisti online con ritiro e pagamento in negozio (modalità Pick&Pay). È importante precisare anche che in caso di acquisto online, entro il 12 novembre (ultimo giorno per usufruire del bonus) deve essere conclusa la pratica in negozio per riuscire a ottenere il Bonus TV.
Switch-Off: tutte le informazioni per passare al DVB-T2
Quante volte abbiamo sentito parlare di switch-off e ci siamo chiesti se il TV in nostro possesso sarà compatibile con il nuovo sistema televisivo. Ecco una guida completa per rispondere a tutti i dubbi
ATTENZIONE: Il 12 novembre sarà l’ultimo giorno per poter richiedere il Bonus TV. Potrai richiederlo solo se effettui un acquisto, in negozio o online, ma concludi la pratica entro il 12 novembre in negozio.
È oramai iniziato il processo di rinnovamento del sistema televisivo italiano che porterà al cambiamento della modalità di trasmissione televisiva verso lo standard DVB-T2 e la codifica HEVC. Termini complessi, con i quali non tutti hanno dimestichezza e che meritano qualche chiarimento. In questo articolo cerchiamo di rispondere in maniera facile a tutte le domande, soprattutto quelle che riguardano la compatibilità dei vecchi TV con le nuove trasmissioni.
Bonus TV ancora per pochi giorni, affrettatevi
Il prossimo 12 novembre sarà l'ultimo giorno per poter usufruire del Bonus TV. Sono disponibili due diversi Bonus TV, che, per chi ne ha diritto, sono anche cumulabili. Il più importante è il Bonus TV Rottamazione: si tratta di uno sconto direttamente in cassa del 20% del prezzo del TV (fino a un massimo di 100 euro) che si ottiene se contestualmente all'acquisto si conferisce al negozio (o all'isola ecologica comunale) un vecchio TV da rottamare. Il TV verrà inviato al circuito di recupero ecologico RAEE che eviterà qualsiasi dispersione in ambiente di rifiuti e favorirà il quasi completo riutilizzo delle materie prime per nuovi prodotti. La condizione per ottenere questo bonus, che può essere sfruttato una sola volta per nucleo familiare residente in Italia, è quello di essere in regola con il pagamento del canone RAI. Clicca qui per accedere alla pagina con tutte le informazioni di dettaglio e per scaricare i moduli necessari per l'ottenimento del beneficio.
Perché un nuovo switch-off?
In realtà il cambio del sistema televisivo ha origini fuori dal mondo della TV. Infatti, su indicazione dell'Unione Europea, dal 1° luglio 2022 circa un terzo delle frequenze oggi usate per la TV sono passate alla telefonia mobile. Questo passaggio, motivato dalla continua impennata di domanda di traffico dati in mobilità, costringerà il mondo televisivo a stringersi in uno spettro di frequenze più ristretto.
OK, meno frequenze. Ma perché cambia il sistema televisivo?
L'unico modo per non restringere drasticamente l'offerta televisiva gratuita, a fronte di questi cambiamenti, è quello di passare verso standard di trasmissione più moderni e quindi in grado di far stare più canali in un numero minore di frequenze. In questo modo, alla fine del processo, gli utenti non subiranno un taglio di offerta televisiva, anzi potranno godere di trasmissioni qualitativamente migliori, la maggior parte in alta definizione.
Quali sono le date importanti dei cambiamenti?
Il passaggio al nuovo standard TV avverrà a livello nazionale in due momenti, senza alcuna differenziazione per area geografica. La prima data è stata l'8 marzo 2022; la seconda sarà più avanti, a partire da gennaio 2023.
Cosa è accaduto l'8 marzo 2022?
L'8 marzo 2022 si è completato il passaggio di tutti i canali nazionali alla codifica MPEG4, più evoluta e già in uso sui canali in alta definizione. La maggior parte dei canali ha abbandonato la codifica MPEG2, utilizzata in questi anni dalla maggior parte dei canali (quelli non HD). I TV e i decoder più vecchi da questa data non sono più in grado di ricevere alcun canale del digitale terrestre, salvo i pochi che resteranno ancora per qualche mese anche in MPEG2 (ma posizionati ai numeri "alti", da 500 in su).
Il mio TV ha superato positivamente la scadenza dell'8 marzo 2022?
I TV HD e Full HD permetteranno di vedere i canali TV anche dopo l'8 marzo 2022. Per capire se il proprio TV ha questa caratteristica, basta controllare se si sintonizza correttamente un canale in alta definizione (quelli che attualmente sono posizionati dal numero 501 in avanti). La vera prova del nove è verificare di riuscire a vedere La7 HD al canale 507 e La7 al canale 7, dato che vengono trasmessi sulla stessa frequenza.
Cosa accade a partire dal gennaio 2023?
A partire da gennaio 2023 (secondo un calendario ancora da definire) le trasmissioni televisive italiane passeranno allo standard di trasmissione DVB-T2, più evoluto ed efficiente dell'attuale DVB-T. Inoltre, sempre per recuperare spazio di trasmissione, sarà possibile per le emittenti utilizzare anche una codifica ancora più efficiente chiamata HEVC Main10. Al di là delle sigle, i TV e i decoder venduti da MediaWorld dopo il 1° gennaio 2017 sono compatibili con le nuove trasmissioni; quelli venduti precedentemente a tale data potrebbero non esserlo. Ma non è detto: per scoprirlo è necessario fare qualche verifica in più, come spiegato qui di seguito.
Come faccio a capire se il mio TV supererà indenne gli ulteriori passaggi dal 2023 in avanti?
Questa verifica è molto semplice: basta andare sul canale 100 o sul canale 200. Si tratta di due canali test identici (uno diffuso da RAI e l'altro da Mediaset) già codificati in HEVC Main10, quindi con la codifica più evoluta. Se il TV o il decoder visualizzano correttamente questi canali (si tratta di un cartello statico grigio e blu), allora si tratta di un apparecchio già pronto anche per la fase finale dello switch-off e non c'è bisogno di fare nulla. Se invece il canale non viene trovato o, se viene trovato, risulta tutto nero, allora l'apparecchio dovrà essere aggiornato in vista delle scadenze successive al gennaio 2023.
Qui si fa riferimento a due sole scadenze a carattere nazionale. Ma io ho sentito dire che gli spegnimenti saranno scaglionati per aree…
No, i due processi di cambiamento della modalità di codifica e trasmissione (quelle che potrebbero far andare a nero alcuni TV) saranno scaglionati canale per canale ma quando uno di questi cambierà standard lo farà all'unisono su tutto il territorio nazionale. Le fasi differenziate per aree non riguardano i TV e toccheranno solo marginalmente i consumatori: si tratta della migrazione verso il nuovo piano delle frequenze, che comporterà per gli utenti solo il disagio di dover rifare la sintonizzazione automatica dei canali. Tra l'altro molti TV compiono già questa operazione in autonomia ogni notte.
Ma un TV non compatibile va per forza cambiato?
No, non è necessario. Basta affiancare al vecchio TV un nuovo decoder. In questo modo sarà il decoder a sintonizzare i nuovi canali e indirizzarli al vecchio TV attraverso un cavo HDMI o, per i TV più datati, anche attraverso la presa Scart. In alternativa è possibile passare alle trasmissioni gratuite via satellite attraverso la piattaforma nazionale Tivusat: ai possessori di TV con già integrato il tuner satellitare, basterà inserire nel TV l'apposita card (con la relativa CAM, il piccolo lettore di card); gli altri devono invece affidarsi a un decoder Tivusat esterno.