Migliori smartphone a 200 e 300 euro: come scegliere?

Nel mondo di oggi lo smartphone è diventato un compagno inseparabile. È il nostro centro di comunicazione, intrattenimento, lavoro e molto altro ancora. Ma con un'offerta così vasta di modelli e marchi, scegliere lo smartphone giusto può sembrare un'impresa ardua.

Perché il rapporto qualità-prezzo è fondamentale? Investire in un dispositivo di alta gamma può essere allettante, ma non sempre è necessario. Se tanti anni fa esisteva un divario netto tra i prodotti di fascia media, quelli appunto tra i 200 e i 300 euro, e i modelli di fascia alta, oggi questa differenza si è ridotta. Gli smartphone tra i 200 e i 300 euro hanno ereditato le migliori caratteristiche dai modelli venduti a un prezzo ben più alto ma questi ultimi non hanno saputo trovare nuovi spunti per mantenere quel distacco in termini di funzionalità e prestazioni che c’è sempre stato. Non è un segreto: molti smartphone tra i 200 e i 300 euro oggi usano componenti e tecnologie che fino a qualche anno fa erano esclusiva dei modelli più costosi: ci sono sensori fotografici da 108 megapixel, scocche in vetro, corpi in alluminio e display OLED con sensore di riconoscimento dell’impronta sotto lo schermo.

Perché cercare il miglior smartphone tra i 200 e i 300 euro?

Questa fascia di prezzo rappresenta, a nostro avviso, il compromesso perfetto per chi cerca un dispositivo performante a un prezzo accessibile. In questa guida completa, ti forniremo tutte le informazioni necessarie per scegliere lo smartphone perfetto per le tue esigenze senza spendere una fortuna. Analizzeremo nel dettaglio le caratteristiche tecniche più importanti e ti aiuteremo a capire come valutarle in base al tuo utilizzo quotidiano.

In questa guida ti spiegheremo come scegliere il cuore dello smartphone, il processore e la RAM spiegando perché sono importanti. Ti racconteremo come il processore e la RAM influenzano la fluidità del sistema operativo, la velocità di apertura delle app e la capacità di eseguire più task contemporaneamente. Ti spiegheremo anche l’importanza della memoria, quanti GB di storage servono e perché il numero di GB influisce sulla quantità di app, foto, video e documenti che si possono salvare sullo smartphone. Parleremo della capacità della batteria (misurata in mAh), di come influisce sull'autonomia dello smartphone e di come sia altrettanto importante anche la velocità di ricarica, dei principali parametri delle fotocamere (risoluzione, apertura, numero di obiettivi) e di come scegliere lo smartphone in base al livello di esperienza fotografica e alle esigenze. Infine, parleremo di alcune funzioni aggiuntive che qualche produttore ha iniziato a inserire e che si trovano sui migliori smartphone da 200 e 300 euro, come resistenza all’acqua e alla polvere, ricarica wireless e sicurezza avanzata.

La nostra selezione di smartphone fascia 200 - 300 euro

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Processore, prestazioni e memoria

Il processore può essere definito il cuore pulsante dello smartphone. Un po' come il motore di un'auto, il processore determina la potenza e la velocità dello smartphone e ci sono tante analogie tra i motori e i processori, perché come i motori hanno i cilindri, i processori hanno i “core” che sono le unità computazionali che elaborano le istruzioni. In passato il numero di core era fondamentale, un processore con più core era più veloce, ma al giorno d’oggi le aziende hanno capito che è meglio limitare il numero di core, sono solitamente 8, usando però core di tipo differente, alcuni dei quali pensati per i compiti più difficili, core ad alte prestazioni, altri per compiti più leggeri, core ad alta efficienza. Inutile mentire: oggi il processore è rimasto l’unico elemento che differenzia uno smartphone da 300 euro da uno da 500 euro o da uno da 1000 euro, ma il paradosso è che i super processori destinati agli smartphone flagship oggi sono decisamente sovradimensionati rispetto a quello che serve su un telefono. Il processore di uno smartphone top di gamma potrebbe essere usato su un computer senza problemi, anche perché uno smartphone non è capace di sfruttare tutte le sue potenzialità. Ci sono decine e decine di processori sul mercato e non è facile spiegare in una guida semplice le differenze: quello che possiamo dire è che il processore non è un aspetto così fondamentale se si cerca un buon telefono da 200/300 euro: tutti i modelli esistenti oggi sono adatti a far girare le app in modo fluido e senza intoppi.

I principali produttori di processori per smartphone sono Qualcomm e MediaTek. Entrambi offrono una vasta gamma di chip, ma sui telefoni da 200 e 300 euro è preferibile MediaTek perché i suoi processori hanno un rapporto qualità / prezzo migliore. Diversa sarebbe la questione se stessimo parlando di smartphone di fascia alta, dove Qualcomm oggi offre le migliori prestazioni in assoluto.

RAM (Random Access Memory)

Più che il processore a giocare un ruolo fondamentale c’è la RAM (Random Access Memory): è la memoria a breve termine del dispositivo, dove vengono temporaneamente memorizzate le informazioni necessarie per eseguire le applicazioni. La scelta della quantità di RAM è cruciale per determinare le prestazioni complessive dello smartphone, per due motivi: il primo è che la RAM è condivisa tra CPU e GPU, quindi tra la componente di calcolo e la componente grafica del processore, e se una persona vuole usare il telefono anche per giocare, la fluidità del gioco sarà dipendente non solo dal processore ma anche dalla quantità di RAM. La seconda è che oggi un telefono fa molte cose “in background”, ci sono applicazioni che continuano a elaborare dati anche se non sono necessariamente visibili sullo schermo. Più RAM è presente più operazioni possono essere fatte in secondo piano. Come regola generale, si consiglia di scegliere uno smartphone con almeno 8 GB di RAM per un'esperienza d'uso fluida e senza intoppi. Tuttavia, se si ha intenzione di utilizzare applicazioni particolarmente esigenti, si può optare per modelli con 12 GB o più di RAM che oggi iniziano a vedersi anche in questa fascia di prezzo.

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ROM: la memoria interna

C’è un ultimo aspetto da considerare, ovvero la memoria interna di uno smartphone, quello che viene definito storage oppure “ROM” sulle schede tecniche. È come l'hard disk di un computer, è lo spazio dove vengono salvati tutti i dati, dalle app che usi quotidianamente alle foto, dai video alle playlist musicali preferite. Più spazio si ha a disposizione, più contenuti si potranno memorizzare senza la preoccupazione di rimanere senza memoria. Un quantitativo adeguato di memoria interna permette di installare un gran numero di app, scattare foto e registrare video in alta risoluzione senza dover continuamente liberare spazio o appoggiarsi a servizi cloud. Il nostro consiglio è di non scegliere uno smartphone con meno di 256 GB di storage, meglio se 512 GB, anche se non bisogna guardare solo la quantità ma anche la velocità. Quando lo smartphone deve avviare le app, caricare un video, mostrare la galleria con oltre 1000 fotografie è importante che queste vengano “lette” velocemente dalla memoria: una memoria storage lenta renderà più lento tutto il telefono. Esistono due tecnologie di memoria, eMMC e UFS. Sugli smartphone di fascia alta ormai si trovano solo memorie UFS, ma sugli smartphone da 200 e 300 euro può capitare che qualche modello utilizzi ancora memorie eMMC. Sconsigliate, cercate UFS.

L'espandibilità tramite schede microSD è un'ulteriore caratteristica da valutare attentamente. Questa opzione ti consente di aumentare la memoria interna dello smartphone inserendo una scheda di memoria esterna, ideale per archiviare file di grandi dimensioni come film, musica o giochi che non si usano frequentemente. Sebbene la possibilità di espandere la memoria tramite microSD sia sempre più rara, è più facile trovarla sui modelli da 200 e 300 euro che non sui modelli di fascia alta. Attenzione però: l’uso di una microSD potrebbe portare via lo spazio destinato a una seconda SIM nel caso in cui una persona possa aver bisogno di due SIM all’interno dello smartphone. Anche per le schede microSD vale quanto detto per la memoria storage: se si utilizza una microSD capiente, ma molto lenta, le prestazioni peggioreranno.

Durata della batteria e tecnologia di ricarica

La batteria è un componente fondamentale di uno smartphone, in quanto determina la durata d'uso tra una ricarica e l'altra. Scegliere uno smartphone con una buona autonomia è essenziale per evitare di rimanere senza batteria durante la giornata e questa non sarà una scelta facile. La capacità della batteria, espressa in milliampereora (mAh), indica la quantità di energia che può immagazzinare e una capacità maggiore generalmente corrisponde a una maggiore durata, ma non è l'unico fattore da considerare. Oggi, infatti, il 90% dei telefoni ha una batteria da 5000 mAh eppure l’autonomia varia da modello a modello. Sono altri gli elementi che influiscono:

L’efficienza energetica del processore
Il tipo di display
Ma anche il marchio perché ogni singolo produttore modifica il sistema operativo aggiungendo funzioni che permettono di risparmiare batteria.

Ci sono due cose da dire: la prima è che gli smartphone da 200 e 300 euro hanno processori molto efficienti, la seconda è che di base quasi tutti i telefoni, con una batteria da 5000 mAh, riescono ad avere la stessa autonomia di circa un giorno. Installando determinate app energivore, ad esempio Facebook, l’autonomia scende un po’ mentre usando le funzioni del sistema operativo, come la gestione efficiente delle app, l’autonomia sale. È tutto nelle mani di chi usa il telefono. Più che la capacità della batteria, uguale per tutti, va valutata la velocità di ricarica.

Oggi esistono soluzioni di ricarica rapida che in pochi minuti riescono a portare il telefono al 50%. La ricarica rapida è fondamentale perché oggi, con i caricatori universali, una presa per ricaricare il telefono si trova sempre. Attenzione però: molti produttori hanno soluzioni di ricarica rapida proprietarie, quindi la ricarica è rapida solo con il cavo in dotazione con il telefono e con un caricatore specifico. Caricatore che, per le nuove regole dell’Unione Europea, è ormai opzionale: il consiglio è di investire anche in un buon caricatore USB-C Power Delivery da almeno 45 Watt da usare con tutti i dispositivi e da tenere sempre con sé.

Lo schermo

Lo schermo è ovviamente una delle componenti più importanti di uno smartphone: tramite lo schermo si interagisce con il dispositivo. Nella fascia di prezzo compresa tra 200 e i300 euro, si trovano quasi esclusivamente schermi da 6.6 / 6.7”, e anche se esistono diverse tecnologie di pannelli, come LCD o AMOLED, oggi l’AMOLED è sempre più diffuso. Gli schermi LCD sono più economici e offrono colori vivaci, ma possono presentare angoli di visuale limitati mentre gli schermi AMOLED garantiscono colori più intensi, neri più profondi e un contrasto maggiore ma sono sempre stati più costosi, motivo per il quale non venivano adottati.

Ecco gli aspetti da valutare quando si sceglie uno schermo:

Risoluzione: determina la nitidezza dell’immagine, tuttavia oggi ogni schermo per smartphone da 200 e 300 euro ha una risoluzione talmente elevata che è difficile vedere i pixel a occhio nudo.
Frequenza di aggiornamento: per un miglior appagamento visivo è bene valutare la frequenza di aggiornamento che si esprime in Hz: influisce sulla fluidità delle animazioni e sullo scorrimento delle pagine e i telefoni con schermi dotati di una frequenza di aggiornamento più alta, come 90 Hz o 120 Hz, offrono un'esperienza visiva più fluida, soprattutto durante il gioco. Lo si nota anche quando si legge una lunga pagina web, e si fa scorrere veloce. Oggi la maggior parte degli schermi degli smartphone da 200 e 300 euro ha almeno una frequenza di refresh di 90 Hz.
Luminosità e protezione: altre caratteristiche importanti includono la luminosità massima, che influisce sulla visibilità dello schermo alla luce del sole, e la protezione del vetro, che è uno dei maggiori punti di rottura. La luminosità si misura in nit, e suggeriamo uno schermo da almeno 1000 nit mentre per la resistenza esistono vetri come i Corning Gorilla Glass che rendono lo schermo più resistente ai graffi e alle rotture. Anche se si ha intenzione di prendere una pellicola, meglio avere uno schermo sotto più robusto.

La nostra selezione di smartphone fascia 200 - 300 euro

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Design, fotocamera e qualità delle immagini

Il design di uno smartphone è soggettivo, ma il design non è solo estetica. Materiali di qualità e una buona costruzione garantiscono resistenza e durata nel tempo. L'ergonomia, ovvero la forma e il peso del dispositivo, è fondamentale per un utilizzo confortevole e consigliamo di non passare i 200 grammi per un 6.7”. Per quanto riguarda i materiali sebbene sia preferibile una scocca in alluminio e sebbene il vetro sia un materiale che può far apparire un telefono “premium” non bisogna dimenticarsi che è anche più delicato: uno smartphone con fronte e retro in vetro ha il doppio delle probabilità di rompersi di uno smartphone con retro in policarbonato. Spesso si usa poi la cover, quindi questo aspetto a nostro avviso non è così fondamentale.

È invece importante la fotocamera, o le fotocamere perché ormai sugli smartphone è difficile trovare un solo obiettivo. Se dobbiamo cercare la miglior fotocamera per smartphone tra i 200 e i 300 euro è necessario partire da quelle che sono le caratteristiche delle singole fotocamere:

- Risoluzione: indica il numero di pixel ma su un telefono deve essere letta in modo differente. Nonostante sugli smartphone sia possibile trovare fotocamere da 50 megapixel, da 100 megapixel o anche da 200 megapixel, le fotografie risultanti, solitamente, sono sempre da 12 megapixel. Questo perché una foto da 200 megapixel sarebbe troppo grande da gestire, anche come spazio occupato dalla singola foto. A cosa servono allora sensori con così tanti megapixel? Servono perché non sempre sugli smartphone da 200 e 300 euro si trovano anche obiettivi telescopici, ovvero in grado di offrire un ingrandimento 2x/3x e così via. Un sensore da 200 megapixel può offrire un ingrandimento 4x senza perdita di qualità dell’immagine. Sensori così grandi permettono anche di unire i pixel a gruppi, aumentando la gamma dinamica e la qualità delle foto in condizioni di bassa luminosità.

- Apertura: determina la quantità di luce che raggiunge il sensore e si indica in F1.6 o f/1.6 e più è piccolo il numero maggiore sarà l’apertura.

- Stabilizzatore: la miglior fotocamera smartphone sotto i 300 euro avrà uno stabilizzatore ottico, OIS, mentre gli altri modelli avranno uno stabilizzatore di tipo digitale.

- Intelligenza artificiale: oggi l'intelligenza artificiale (AI) ha rivoluzionato la fotografia mobile. Gli algoritmi di AI migliorano significativamente la qualità delle immagini in tempo reale, ottimizzando la luminosità, il contrasto, i colori e la nitidezza. Funzioni come il riconoscimento delle scene, l'ottimizzazione dei ritratti e la riduzione del rumore sono ormai comuni anche su smartphone di fascia media. Inoltre, l'AI permette di realizzare effetti creativi come la modalità ritratto con sfocatura dello sfondo e filtri intelligenti che si adattano alla scena. Insomma, avere un buon sensore è importante ma non è tutto perché oggi l’AI può colmare il gap.

Quante fotocamere? Quasi tutti i modelli sono dotati di una fotocamera principale grandangolare e di una fotocamera ultra grandangolare. Ci sono modelli con tre o quattro fotocamere, ma attenzione perché potrebbero essere fotocamere macro, sensori di profondità, fotocamere in bianco e nero che sono state aggiunte solo per far numero. A nostro avviso la miglior fotocamera smartphone sotto i 300 euro dovrebbe avere un sensore ultrawide da 8 megapixel, un sensore principale da 50 megapixel e un sensore tele. Per chi ama registrare video, è importante verificare la possibilità di registrare in slow-motion o time-lapse e volendo anche la presenza del video 4K. Gli appassionati di fotografia apprezzeranno la presenza di modalità manuali, di scatto in formato RAW per una maggiore libertà creativa e la possibilità di scattare anche in formato HDR, quest’ultima comunque ormai presente su tutti i modelli.

Sistema operativo

Il sistema operativo è il cuore di uno smartphone, e la scelta tra Android e iOS incide significativamente sull'esperienza d'uso. Negli smartphone da 200 euro e negli smartphone da 300 euro troviamo Android, il sistema operativo open source sviluppato da Google. Questa ampia diffusione ha portato a una grande varietà di personalizzazioni da parte dei produttori, che hanno creato interfacce utente (UI) e funzionalità esclusive. Android offre una grande flessibilità e permette agli utenti di personalizzare il proprio dispositivo e gli stessi produttori hanno creato, basandosi su Android, una serie di personalizzazioni che rendono i prodotti diversi tra loro nelle funzionalità e anche nel design. Le personalizzazioni più famose sono:

MIUI di Xiaomi, ora HyperOS
OneUI di Samsung
ColorOS di Oppo
Motorola o Nothing, che preferiscono fare un telefono con un’esperienza più simile possibile a quella di Google “stock”

Quando si sceglie uno smartphone da 200/300 euro è importante valutare due cose: la prima è la versione di Android disponibile (quella attuale è la 14 ma entro la fine dell’anno uscirà la 15), la seconda è la frequenza di aggiornamento e la politica di aggiornamenti. Ci sono aggiornamenti per la sicurezza, quindi vengono chiusi con cadenza mensile i bug che potrebbero essere usati dai malintenzionati e aggiornamenti di sistema, viene aggiornata la versione di Android e vengono rilasciate novità funzionali. Sugli smartphone da 200/300 euro solitamente vengono dati 2 anni di aggiornamento per il sistema e 3 anni per la sicurezza, che è un po’ il minimo, ma ci sono produttori che hanno iniziato a dare 3 anni di sistema e 4 anni per la sicurezza.

Connettività e funzionalità aggiuntive

La connettività è un altro aspetto fondamentale da considerare quando si acquista uno smartphone. Il 5G è ormai una tecnologia diffusa e sempre più dispositivi economici la supportano: questa tecnologia offre velocità di download e upload molto elevate, ideali per lo streaming video in alta definizione, il download di file di grandi dimensioni (ad esempio la stagione di una serie TV pochi secondi prima del decollo di un aereo) e una latenza ridotta, cosa che rende il 5G adatto al gioco online. Chi cerca uno smartphone da 200 euro 5G probabilmente non avrà problemi, gli smartphone solo 4G non esistono quasi più. In tema di connessione 5G vanno valutate anche la possibilità di avere il dual SIM, quindi più numeri sullo stesso telefono o addirittura la eSIM, anche se sugli smartphone da 200 euro non è ancora così diffusa. La eSIM permette di avere una SIM solo dati da usare quando si va all’estero, da acquistare online con pochi passaggi sui tanti siti che le offrono.

Si potrebbe parlare del Wi-Fi, essenziale per connettersi a Internet nelle case e negli uffici, del Bluetooth che serve per collegare cuffie, auricolari e altri dispositivi wireless e dell’NFC, utile per i pagamenti contactless e per lo scambio di dati con altri dispositivi. I primi due ormai li troviamo su tutti gli smartphone, mentre ci sono smartphone da 200 euro che potrebbero non avere l’NFC.

Ci sono anche altre funzionalità aggiuntive che possono fare la differenza nella scelta di uno smartphone. Una è la resistenza all’acqua, utile per proteggere il dispositivo da schizzi accidentali o da immersioni brevi: la certificazione IP53 o IP57 che protegge lo smartphone dagli schizzi inizia a vedersi sui telefoni da 200 euro e 300 euro mentre la certificazione IP67/IP68, che protegge anche dall’immersione accidentale, è ancora rara. Come è rara la ricarica wireless, che permette di ricaricare la batteria senza dover collegare un cavo. Crediamo che tra qualche anno ci sarà uno smartphone con ricarica wireless sotto i 200 euro, ad oggi è quasi impossibile trovarlo. Per la sicurezza, infine, attenzione al sensore di impronte digitali: un tempo sugli smartphone tra i 200 e i 300 euro era posizionato sul retro ma oggi in questa fascia troviamo comodi sensori sotto il display o, in qualche caso, integrati nel tasto di accensione.