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Foto e video da professionisti con i droni: i consigli da sapere

Gaetano Mero23 MAGGIO 2023
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Realizzare foto e video con un drone è semplice e divertente, tuttavia non sempre la qualità ottenuta è all’altezza delle aspettative. Scopriamo come scegliere il modello giusto e quali caratteristiche tenere d’occhio

Grazie ai droni è oggi possibile osservare il mondo da una prospettiva differente, andando alla scoperta di panorami suggestivi e luoghi rimasti finora nascosti o inesplorati. L’utilizzo di tali dispositivi per eseguire foto e riprese aeree può definirsi un passaggio del tutto naturale, favorito in particolar modo dalla presenza di fotocamere e sensori sempre più performanti e da una crescente semplicità dei software di pilotaggio. Ciò ha permesso, inoltre, ai droni di diventare un valido strumento per i professionisti del settore del cinema e della fotografia, riducendo drasticamente i costi per la realizzazione di scene e reportage ad alta quota. Non tutti i droni restituiscono però immagini di qualità eccelsa. I sensori a bordo si differenziano infatti per fattori come risoluzione, ampiezza del diaframma, presenza di uno zoom ottico o digitale e modalità di stabilizzazione. Scopriamo in questa guida le caratteristiche a cui porre attenzione in fase d’acquisto.

Fotocamera: non contano solo i megapixel

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Tutti i droni che si librano in aria sono dotati di una fotocamera a bordo che permette di esplorare l’ambiente circostante e di effettuare foto e video. A cambiare però, tra i numerosi modelli disponibili in commercio, è fondamentalmente la qualità delle immagini offerta. Così come accaduto nel settore smartphone, anche per quanto riguarda i droni il comparto fotografico ha subito una rapida evoluzione negli anni. Oggi è possibile trovare dispositivi con sensori che toccano i 48 MP e che possono girare video in 4K fino a 60 fotogrammi al secondo. Se si è agli inizi e non si vuole spendere molto il nostro consiglio è di rivolgersi a dispositivi dotati di sensore fotografico non inferiore ai 12 MP, così da ottenere da subito risultati soddisfacenti. A modificare gli esiti di una foto o di una ripresa video incidono anche fattori come l’illuminazione ambientale e la prospettiva scelta, in particolare, le inquadrature dall’alto richiedono una serie di accorgimenti affinché le immagini appaiano nitide e con la giusta profondità.

Un elemento da considerare in questo caso è la cosiddetta apertura focale, espressa all’interno della scheda tecnica con il simbolo “f” affiancato a un numero, che stabilisce la quantità di luce in grado di raggiungere il sensore. Maggiore sarà il valore indicato minore sarà l’apertura disponibile e quindi la luce in entrata. Nei droni di tipo avanzato questo fattore può essere regolato tramite le impostazioni del dispositivo, così da ottenere più o meno luce in base alla scena e all’effetto desiderato.

Video cinematografici, meglio se stabilizzati

droni

La stabilizzazione è una delle funzioni imprescindibili per ottenere foto e video aeree senza sbavature. Tale tecnologia può essere di tipo ottico oppure digitale e serve ad attutire le micro-vibrazioni della fotocamera, rendendo le immagini maggiormente nitide e i video molto più fluidi. Per stabilizzazione digitale, connotata dalla sigla EIS, si intende un sistema di stabilizzazione che interviene a livello software, ritagliando piccole porzioni di inquadratura ai lati esterni della scena così da eliminare scatti improvvisi e movimenti accidentali. Con stabilizzazione ottica (OIS) si indica, invece, la presenza di un sistema meccanico ad assi o giroscopio che ammortizza i movimenti involontari del dispositivo tenendo la lente ferma e il soggetto sempre al centro dell’inquadratura. Di solito è quella più precisa tra le due ed è adottata dai modelli di fascia alta.

Una menzione è da riservare allo zoom, che può essere a sua volta ottico o digitale. Anche in questo caso nei modelli più economici è di solito presente uno zoom di tipo digitale, che effettua quindi un ingrandimento tramite software. Qui è preferibile non superare i 10x per non rischiare di avere risultati scadenti, con immagini mosse o sgranate. Nei droni top di gamma è possibile trovare, invece, uno zoom di tipo ottico che non compromette la qualità delle immagini se utilizzato.

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Occhio ai formati

Anche i formati con cui foto e video vengono memorizzati è importante. Per le foto il consiglio è di preferire sempre il formato RAW, se presente, a quello JPEG. Questo perché le immagini con estensione RAW non subiscono compressione durante il salvataggio e non viene quindi compromessa la qualità dello scatto originale. In più un file RAW contiene molte più informazioni rispetto alla controparte JPEG, consentendo di poter applicare filtri e regolazioni in post-produzione. Per i filmati, invece, oltre a controllare tra i formati presenti quello compatibile con l’eventuale programma di video-editing in proprio possesso è bene selezionare sempre la massima risoluzione possibile. Un video in 4K occuperà decisamente più spazio di uno in Full HD, ma colori e dettagli delle immagini riescono a fare davvero la differenza.

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