Guida ai migliori visori di realtà virtuale: scopri il modello perfetto per te

Cos'è, come funziona un Visore VR e come sceglierlo. Leggi la nostra guida all'acquisto dei migliori Visori di Realtà Virtuale sul sito ufficiale MediaWorld.
Un visore di realtà virtuale è un dispositivo che circonda il campo visivo e permette di immergersi in una realtà virtuale, simulando ambienti e oggetti reali all’interno di uno spazio digitale. I visori sono integrati con dei controller manuali e non che permettono di orientarsi e muoversi più agevolmente. Le immagini vengono rimandate sulle lenti del visore direttamente dal pc, dallo smartphone o da una console. Fanno eccezione i visori VR autonomi, che non hanno bisogno di alcun supporto esterno.
Messi a punto negli anni Novanta, sono stati perfezionati definitivamente nei primi anni del Duemila. Da quel momento la loro popolarità è andata sempre più crescendo.
Oggi, i visori VR vengono impiegati negli ambiti più disparati: a livello professionale, vengono sfruttati nell’ambito della ricerca scientifica e delle sedute di psicologia, mentre a livello ludico sono pensati per un’esperienza di cinema immersiva o per il gaming. Secondo alcuni, tra qualche anno saranno sfruttati anche per simulare sale riunioni e uffici, in modo da rendere più realistico il contatto con i colleghi anche quando si è in smart working.
In questa guida facciamo il punto sulle caratteristiche principali di un visore VR, in modo da facilitare la scelta del modello più adatto alle proprie esigenze.
Tipi di Visori VR: quale scegliere?
I visori VR disponibili in commercio sono diversi e non sono tutti uguali: eccoti, quindi, uno specchietto utile da tenere a mente per distinguere tra le diverse tipologie e avere un’idea più chiara di come muoverti prima di procedere all’acquisto.
Visori VR per smartphone
Se sei un principiante e non ti sei mai approcciato a un visore VR, puoi iniziare a fare pratica utilizzando un visore VR per smartphone. In questo caso, l’ambiente in 3D viene ricreato sfruttando il telefonino e un’applicazione scaricata sullo stesso: la più diffusa è certamente Google Cardboard. Dopo aver scaricato l’App, basta associare lo smartphone al visore e inserire il telefono nel visore stesso e il gioco è fatto.
Visori VR Standalone
I visori VR stand alone sono quelli più semplici ed economici. Autonomi nel funzionamento, non devono essere collegati a un device esterno e non danno vincoli in termini di movimento nello spazio. Sono certamente meno potenti a livello di prestazioni e di grafica, ma garantiscono una buona resa per un utilizzo ludico e consentono di muoversi liberamente, senza limitazioni legate alla lunghezza del cavo.
Tra i migliori di questo tipo vi segnaliamo quelli a marchio Oculus Quest, conosciuti anche come visori meta quest, che garantiscono ottime prestazioni. Questi visori sono sviluppati direttamente con il supporto di Meta, la società di Mark Zuckerberg che negli ultimi anni ha iniziato a puntare sempre di più sul Metaverso.
Visori VR per PC
I visori VR per PC sono certamente i più potenti, perché un computer ha una potenza di calcolo molto elevata e questo consente al visore di garantire prestazioni di alto livello, rimandare immagini particolarmente nitide e dettagliate e disporre di maggiore sensibilità nell’accompagnamento attraverso il movimento.
Per questo, modelli come Valve Index, Oculus Rift e HTC Vive, sono quelli scelti per il gaming hardcore o in caso di applicazioni professionali della realtà virtuale.
Visori VR per Console
I visori VR per console sono pensati per coloro che amano giocare alle PlayStation. Un visore ps5 ha prestazioni di alto livello soprattutto a livello di grafica ed è realizzato esclusivamente per il gaming. Ovviamente, non ci si può non riferire al PlayStation VR: il più venduto in assoluto agli amanti del gaming, questo visore PlayStation è stato rilasciato ufficialmente dalla casa madre della console ed è immediato nella configurazione associata ad essa.

Caratteristiche tecniche da valutare
Dopo aver chiarito quali sono le differenze tra le tipologie di visori VR esistenti, facciamo il punto sulle caratteristiche tecniche principali di un dispositivo di questo tipo.
Risoluzione e qualità visiva
Per prima cosa, è importante che un visore VR abbia una buona risoluzione e garantisca una qualità visiva di buon livello, non solo per permetterti di vivere un’esperienza immersiva quanto più aderente alla realtà possibile, ma anche per evitare che gli occhi si affatichino.
Ovviamente, la qualità della risoluzione e, di conseguenza, la nitidezza delle immagini, sono legate alla fascia di prezzo a cui appartiene il dispositivo e alla sua destinazione d’uso: un modello entry level da utilizzare a scopi ludici e venduto ad un prezzo medio-basso garantirà una risoluzione più bassa di un modello top di gamma. Nel primo caso potresti trovarti di fronte a lenti che rimandano immagini in 2K, nel secondo caso avrai un risoluzione non più bassa del 4K, 5K nei modelli di ultimissima generazione.
Piccolo consiglio: controlla anche che le lenti del visore siano regolabili e realizzate con materiale di buona fattura, per evitare eventuali mal di testa o improvvisa lacrimazione.
FOV (Campo Visivo) e frequenza di aggiornamento
Un buon visore VR garantisce un buon campo visivo e una buona frequenza di aggiornamento.
Il campo visivo altro non è che il valore della porzione di immagine che è possibile vedere attraverso le lenti; solitamente, un buon visore VR ha un FOV che oscilla tra i 90° e i 100°.
Una frequenza di aggiornamento elevata, invece, significa che l’immagine rimandata sulle lenti è quanto più possibile in tempo reale rispetto al nostro movimento nello spazio; ti consigliamo di diffidare di modelli che indichino un valore minore a 90-120 Hz, soprattutto se prevedi di indossare il visore per molte ore consecutive.
Tracking e sensori di movimento
Affinché muoversi nello spazio virtuale risulti il più naturale possibile, è bene fare un’attenta valutazione anche dei sensori integrati. La distinzione principale da fare è quella tra outside-in tracking e inside-out tracking.
Un sistema outside-in tracking è quello in cui i sensori vengono posizionati all’interno della stanza in cui ci si muoverà. In un sistema inside-out tracking, invece, i sensori sono integrati al visore.
Se i primi sono ideali per ambienti molto grandi, i secondi sono perfetti per il gaming e un utilizzo più casalingo.
Comfort e design
Un visore VR deve essere ergonomico, comodo e realizzato con materiali che non pesino sul viso.
Peso e vestibilità
Un visore VR deve essere leggero e regolabile. Assicurati di scegliere un modello che non pesi più di 500-600 gr e che sia munito di cinghie regolabili. In questo modo, potrai indossarlo a lungo e regolarlo in modo che sia il più confortevole possibile, non cada, non balli sulla testa mentre ti muovi e non stringa troppo rendendo difficili e fastidiosi i movimenti.
Materiali e ventilazione
Ovviamente, a fare la differenza riguardo al peso e all’ergonomia di un visore entrano in gioco anche i materiali con cui questo è costruito.
Per quanto riguarda le lenti, assicuratevi che siano resistenti e che siano realizzate in vetro o in plastica.
Il rivestimento interno invece deve essere morbido e imbottito, realizzato con materiali anallergici che non irritano la pelle e al tempo stesso non la fanno sudare. La questione del sudore non è da sottovalutare: il rivestimento interno del visore deve essere leggero e traspirante, altrimenti non riuscirai a tenerlo addosso a lungo.
Controlli e accessori
Dopo aver analizzato nel dettaglio i visori, passiamo a guardare nel dettaglio i controller e gli altri accessori utili, per non tralasciare nulla.
Controller VR
Solitamente, ogni visore VR ha in dotazione un paio di controller fisici, dotati di aree touch e/o joystick per gestire l’ambiente virtuale come si preferisce.
I visori VR più recenti e tecnologici, però, hanno una marcia in più anche in questo senso: grazie all’hand tracking attivato con i guanti aptici e all’eye tracking attivato tramite i motion controller, infatti, si può guidare il visore con il corpo, senza bisogno di ausili esterni.
Accessori aggiuntivi
Quali sono gli accessori che possono tornare utili per vivere al meglio l’esperienza d’uso del visore VR? Per esempio, per avere un audio migliore, più pulito e che permetta di cogliere anche i rumori più piccoli, si può aver bisogno di cuffie esterne in grado di rimandare audio 3D.
Ma non solo: si può necessitare anche di telecamere aggiuntive per l’ambiente, per il corpo o in grado di consentire l’accesso anche alla realtà aumentata (AR), per fondere digitale e reale.
Ancora, si potrebbe necessitare di una stazione di base esterna, per assicurarsi tracciamenti migliori.

Compatibilità e requisiti di sistema
Con quali periferiche è compatibile il visore scelto? E quali software d’installazione e funzionamento prevede? Attenzione anche a valutare questi aspetti.
Compatibilità con PC o console
Assicurati che il visore scelto sia compatibile con il tuo pc o con la console con la quale intendi utilizzarlo.
Guarda quali sono i cavi con cui deve essere collegato: potresti aver bisogno di periferiche aggiuntive o di un adattatore per il pc ed è bene che te ne accerti prima di procedere all’acquisto.
Applicazioni supportate
Quali applicazioni e giochi sono disponibili per il visore scelto? Attenzione anche a questo aspetto. Solitamente, ciascun visore dispone di un’app store proprietario per poter scaricare le numerose applicazioni dedicate ai VR, ma ciascun app store comprende delle specifiche applicazioni. Accertatevi che il visore scelto possa farvi accedere alle applicazioni e ai giochi che preferite.