Come usare DeepSeek, l'Intelligenza Artificiale che arriva dalla Cina di cui stanno parlando tutti

Le cronache delle ultime ore ci raccontano un nuovo modello di IA che sta facendo tremare i mercati internazionali. Vediamo cos’è e come funziona nel dettaglio.
DeepSeek è un nuovo modello di Intelligenza Artificiale generativa che proviene dalla Cina e sta già spopolando negli Stati Uniti. Proprio negli States, infatti, sta facendo molto parlare di sé: non solo ha superato già in termini di download la più nota ChatGPT, ma ha assunto le sembianze di una vera e propria sfida internazionale giocata sul campo dell’IA a lungo dominato dalle tecnologie statunitensi.
L’ingresso di DeepSeek sul mercato lo ha di fatto destabilizzato. Il risultato? Le preoccupazioni intorno a questa startup cinese hanno fatto crollare drasticamente i titoli in borsa delle aziende tech americane che si occupano di Intelligenza Artificiale.
Il meccanismo alla base della nuova IA venuta direttamente da Hangzhou è lo stesso di quello delle IA che già conosciamo, tuttavia sembra essere più economica ed altrettanto efficiente.
Ma come funziona, davvero, DeepSeek per noi utenti? Cosa si può fare con una semplice app gratuita sul cellulare?
Come accedere a DeepSeek: web e app
Come accade per quasi tutti i modelli di Intelligenza Artificiale, anche DeepSeek funziona sia tramite browser sia tramite un’apposita applicazione da scaricare sul proprio cellulare.
Nel primo caso basta accedere al sito dalla pagina principale, mentre da telefono si può cercare l’App (ha logo della balena blu) sullo store del proprio telefono (iOS o Android).
In entrambi i casi l’utilizzo dell’app sembra essere soggetto alla creazione di un account con mail e password, e ad oggi resta ancora accessibile gratuitamente.

Cosa può fare DeepSeek: chatbot e domande
- Interfaccia: Dal punto di vista dell’utente, DeepSeek non si discosta molto dai modelli di Intelligenza Artficiale a cui ChatGPT, Gemini e altri ci hanno abituato. Si interagisce con l’IA infatti per mezzo di un chatbot al quale si possono rivolgere - scrivendo - varie richieste e domande. A sinistra dello schermo (per la versione da desktop) invece appare anche la cronologia delle conversazioni intrattenute con il bot.
- Ragionamento: Alla base dell’IA vi sono in realtà due modelli diversi di ragionamento. Infatti, nella casella di inserimento di testo è possibile attivare con un semplice click la modalità DeepThink (R1). Come suggerisce anche il nome, questo modello dovrebbe avere la capacità di ragionare in modo più profondo sulle richieste degli utenti perdendo qualche secondo in più ma fornendo risposte più accurate, come farebbe un cervello umano. Con questa modalità, inoltre, è possibile anche caricare e dare in pasto al chatbot diversi tipi di allegati, tra cui anche file in formato ".pdf".
- Funzioni: In generale, DeepSeek sembra essere capace di svolgere diversi compiti come: risolvere quesiti matematici, scrivere codice, elaborare testi o estrapolare stralci e riassumere. Con la modalità Search, invece, DeepSeek cercherà la risposta anche sulle pagine web.
Sebbene le premesse sembrano ottime, DeepSeek non è esente da dubbi. Sul web infatti gli utenti stanno sollevando diverse questioni. Da non sottovalutare la provenienza della stessa DeepSeek. In quanto cinese, infatti, risente di una serie di censure su certi argomenti. A lasciare perplessi gli utenti, infine, la sicurezza di dati e la destinazione delle informazioni personali inserite al momento dell’accesso.